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Nel nostro paese, l’attenzione verso i disturbi derivanti dalle intolleranze alimentari sta crescendo molto.
Nonostante la maggiore sensibilizzazione verso questa tematica, non sempre abbiamo chiaro di cosa si parla quando si parla di intolleranze e non sempre sappiamo come fare a riconoscerle e affrontarle.

Allergia o intolleranza?

Un primo punto da chiarire è la differenza tra allergie e intolleranze. I due disturbi vengono spesso confusi e nel linguaggio comune rischiano di diventare persino dei sinonimi.
In realtà siamo di fronte a due reazioni ben differenti del nostro organismo a determinate sostanze: mentre le allergie riguardano il sistema immunitario, le intolleranze sono una reazione dell’apparato digerente a determinati alimenti.

L’intolleranza al lattosio è una delle più comuni e diffuse e riguarda la difficoltà del nostro apparato digerente nel gestire un tipo di zucchero (appunto il lattosio) presente in determinati cibi o bevande.

Possibili cause e sintomi

Le cause dell’intolleranza al lattosio possono essere tre:

  • mancanza nel bambino fin dalla nascita dell’enzima (enzima lattasi) che sintetizza il lattosio;
  • riduzione o totale scomparsa, intorno all’età scolare, dell’attività dell’enzima in questione;
  • infine, si può manifestare in seguito ad una diarrea acuta infettiva, per esempio da rotavirus. In questo caso l’intolleranza è limitata nel tempo.

Generalmente i sintomi di questo tipo di intolleranza si rendono evidenti nei primi cinque anni di vita ma l’emergere degli stessi è soggetto a diversi fattori.
I sintomi più comuni sono gonfiore addominale, produzione eccessiva di gas intestinale, nausea, diarrea e crampi addominali e si presentano in seguito all’assunzione di latte o suoi derivati.
I sintomi tendono a scomparire se si limitano o si eliminano in maniera definitiva tali alimenti dalla propria dieta.

Come fare il test e gli alimenti a cui fare attenzione

L’intolleranza al lattosio ha dei sintomi piuttosto evidenti ma per avere la certezza del disturbo è disponibile il Breath test all’idrogeno. Si tratta del test del respiro, un test non invasivo che permette di individuare diversi tipi di intolleranze alimentari.

Gli alimenti che contengono il lattosio sono molto più numerosi di quello che si tende a pensare.
A volte non basta evitare il latte e suoi diretti derivati come yogurt, ricotta, burro perchè esistono altri alimenti che lo contengono in dosi variabili ma che sarebbe meglio escludere dalla dieta.

Il lattosio viene, infatti, utilizzato anche in:

  • prodotti da forno
  • carni lavorate
  • caramelle e snack
  • surgelati
  • cereali per la prima colazione
  • preparati istantanei e zuppe

Il lattosio è presente anche in alcuni farmaci. Il consiglio è quello di stare attenti ai sintomi e leggere attentamente le etichette.