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La pasta Fillo da qualche tempo suscita molti consensi e trova differenti utilizzi anche nella cucina italiana. A molti di noi sarà capitato di leggere un numero crescente di ricette a base di pasta fillo o di assaggiarla in occasione di pranzi e cene al ristorante.
Le sue origini sono da ricercare nel Medio Oriente, nella Grecia e nei Balcani. In queste zone, è da sempre un ingrediente importante della cucina tradizionale.

Capiamo allora di cosa si tratta, come è fatta e come può essere utilizzata nel migliore dei modi.

Come nasce

Il termine Fillo deriva dal greco phyllo, che significa sfoglia, e descrive bene la consistenza finale di questo impasto che si presenta sotto forma di sottilissimi fogli di pasta separati.
L’origine della ricetta è probabilmente più antica e da far risalire alle popolazioni turcofone dell’Asia centrale che utilizzavano un pane arricciato e piegato chiamato yuvgha.

La preparazione ha degli ingredienti in comune a quelli della più nota pasta sfoglia: entrambe sono a base di farina (60%) e acqua (40%). In alcune ricette può essere utilizzato dell’olio di oliva.
Il sapore della pasta fillo risulta neutro e, per questo, adatto a differenti tipi di ricette sia dolci che salate.

Valori nutrizionali

La preparazione tradizionale non prevede l’aggiunta di grassi: 100 g. di prodotto contiene circa 300 calorie e 6 g. di grassi. La pasta fillo risulta essere povera di colesterolo (0 mg.) e ricca di sodio (483 mg) con un apporto di proteine pari a 7 g.

Come utilizzarla

Una delle caratteristiche più evidenti della pasta fillo è quella di essere molto sottile, quasi trasparente. Questo è uno dei motivi per cui spesso vengono utilizzati più fogli insieme, uniti con una spennellata di olio o burro fuso.
La cottura avviene in forno a 200° per non più di 10-15 minuti, per evitare che si secchi troppo, oppure tramite frittura.
Una volta ultimata la cottura, la pasta risulterà molto croccante e adatta ad essere utilizzata come involucro, base modellabile da riempire o come semplice sfoglia.

Alcune famose preparazioni a base di pasta fillo sono i baklava, dolci della cucina araba a base di frutta secca e sciroppo di zucchero oppure i borek turchi, preparazione salata ripiena di patate, carne macinata, cipolla oppure di spinaci e formaggio. Diverse varianti della ricetta sono alla base degli involtini primavera cinese e dei samosa indiani.

Una variante della pasta fillo è la pasta kataifi, ovvero pasta fillo tagliata in strisce sottilissime, della dimensione di fili di cotone. Questi fili vengono poi aggrovigliati e utilizzati anch’essi come involucri per qualsiasi pietanza, dalle verdure al pesce ai dolci.
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